Febbraio 5, 2025

FLORA – L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi

FLORA – L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi

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Boldini, Segantini, Previati, Chini, Balla, Boccioni, Severini, Depero, Wildt, de Chirico, Savinio, Casorati, Donghi, Morandi, de Pisis, Carrà, Campigli, Mafai, Guttuso, Fontana, Schifano, Kounellis, Paolini e altri

Comunicato Stampa

I fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. Con l’arrivo della primavera, la Fondazione Magnani-Rocca celebra questo soggetto eterno con una mostra unica: oltre 150 opere, dai maestri del Simbolismo all’Arte contemporanea, trasformano la Villa dei Capolavori in un giardino d’arte e poesia.

La mostra ‘FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi’ è in programma dal 15 marzo al 29 giugno 2025 alla Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), immersa nello splendore del Parco Romantico, appena restaurato. Col suo giardino all’italiana, il giardino all’inglese, il biolago e il nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, il Parco offre un’esperienza multisensoriale che cambia con il susseguirsi delle stagioni.

Oltre 150 capolavori per un omaggio floreale all’arte italiana 

La mostra presenta oltre 150 capolavori “floreali” dei più grandi maestri dell’arte italiana, da fine Ottocento fino alla contemporaneità. Le Ortensie di Segantini, Longoni e Fornara, le Dalie di Previati e Donghi, l’esplosiva Flora magica di Depero e i mazzi ipnotici di fiordalisi, papaveri e margherite di Casorati, il Gladiolo fulminato di de Pisis e i Crisantemi di de Chirico e Cremona. Accanto a queste meraviglie, le sale della Villa ospitano un percorso che attraversa Simbolismo, Futurismo, Realismo magico, Astrazione e le nuove forme espressive della contemporaneità.

Un percorso tra Simbolismo e contemporaneità con prestiti prestigiosi

Il fiore non è mai solo un fiore. Per Boldini è un simbolo di grazia, per de Pisis un’esplosione cromatica e una riflessione sulla caducità della vita, per Morandi una meditazione silenziosa. FLORA esplora l’evoluzione di questo soggetto nell’arte italiana, dalla ricchezza simbolica di Segantini e Previati all’avanguardia di Balla e Depero, fino ai linguaggi contemporanei di Kounellis, De Maria, Gilardi, Schifano e Paolini.

Le sale della Villa dei Capolavori, si trasformano in giardini segreti, evocati dalle opere di Pellizza da Volpedo, Chini, Nomellini, Moggioli, Boccioni, per ospitare fiori dipinti o scolpiti del Novecento, da quelli simbolici a quelli futuristi, da quelli recisi a quelli silenziosi fino ai fiori inquieti. Il tutto è affiancato dagli spazi che ospitano i capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri appartenuti a Luigi Magnani.

Molte “regine di fiori” abitano la mostra, in ritratti intensi in cui il fiore ha una presenza importante quanto quella della protagonista, con opere capitali di Boldini, Tito, Zandomeneghi, Balla, Marussig, Fontana e Pasolini. La rosa è protagonista di un’intera sezione: le Rose di Morandi dialogano con quelle di Funi, Oppi, Cagnaccio, Pirandello e Mafai.

Le opere provengono da importanti musei, istituzioni pubbliche e collezioni private come il Museo del Novecento di Milano, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo Novecento di Firenze, il Museo Morandi di Bologna, i Musei comunali di Ferrara, il Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze. La mostra nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Magnani-Rocca e il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ed è curata da Daniela Ferrari e Stefano Roffi. È realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariparma e Crédit Agricole Italia.

“Non c’è pittrice o pittore del Novecento che non abbia dipinto fiori, seguendo una vocazione intima e una personalissima interpretazione, una sfida rappresentativa. Il fiore è un soggetto semplice, ma è anche un universo di simboli complessi, di forme sofisticate e per questo irresistibile” – Daniela Ferrari

La mostra è immersa nel Parco Romantico, un gioiello paesaggistico unico in Italia

Parallelamente viene presentato il restauro del Parco Romantico che circonda la Villa dei Capolavori: un gioiello paesaggistico unico in Italia che si estende per dodici ettari e che comprende un giardino all’inglese, un giardino all’italiana e il nuovo giardino contemporaneo.

Un patrimonio verde con centinaia di nuovi alberi, arbusti e fiori, con piante esotiche e monumentali a circondare la villa che fu dimora di Luigi Magnani. Il Parco Romantico conserva anche tre esemplari maestosi iscritti nell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia: Cedrus libaniSequoia sempervirensPlatanus hybrida, che sono stati oggetto di cure speciali. Con l’aggiunta di un biolago e l’esperienza multisensoriale del nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement, in cui i visitatori saranno avvolti da un’esplosione di colori e profumi, immersi in un paesaggio che cambia nei mesi, stagione dopo stagione. Un restauro realizzato grazie al supporto del Ministero della Cultura con i fondi PNRR. Luigi Magnani, precursore di una sensibilità ambientale sorprendentemente moderna per il suo tempo, è stato tra i fondatori di Italia Nostra, uno dei primi movimenti ambientalisti italiani, impegnato nella protezione integrale del patrimonio culturale e ambientale del Paese. Questa visione pionieristica dimostra la sua profonda attenzione per la salvaguardia della bellezza e della natura, in un periodo storico in cui la coscienza ambientalista non era ancora così affermata.

FLORA. L’incanto dei fiori nell’arte italiana dal Novecento a oggi

Fondazione Magnani-Rocca, via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).

Dal 15 marzo al 29 giugno 2025. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Aperto anche 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno. Lunedì chiuso, aperto lunedì di Pasqua e lunedì 2 giugno.

Ingresso: € 15 valido anche per le Raccolte permanenti e il Parco Romantico – € 13 per gruppi di almeno quindici persone – € 5 per le scuole e sotto i quattordici anni. Il biglietto comprende anche la visita libera agli Armadi segreti della Villa. Per meno di quindici persone non occorre prenotare, i biglietti si acquistano all’arrivo alla Fondazione.

Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148   segreteria@magnanirocca.it  www.magnanirocca.it  

Il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16, 17, visita alla mostra con guida specializzata; è consigliato prenotare a segreteria@magnanirocca.it , oppure presentarsi all’ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 20 (ingresso e guida).

Mostra e Catalogo (Dario Cimorelli Editore) a cura di Daniela Ferrari e Stefano Roffi, con saggi dei curatori e di Carlo Mambriani, Elisa Martini, Sergio Risaliti, Chiara Vorrasi, oltre alle immagini di tutte le opere esposte.

Ufficio Stampa: Studio ESSECI   Sergio Campagnolo

Rif. Simone Raddi   simone@studioesseci.net   tel. 049 663499

Cartella stampa e immagini: www.studioesseci.net

La mostra è realizzata grazie al contributo di:

FONDAZIONE CARIPARMA, CRÉDIT AGRICOLE ITALIA

Media partner: Gazzetta di Parma, Kreativehouse.

Con la collaborazione di: AXA XL Insurance e Aon S.p.a.

Angeli Cornici, Bstrò, Cavazzoni Associati, Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico.

La Fondazione Magnani-Rocca è una delle più importanti istituzioni artistiche d’Europa.

La Villa dei Capolavori, sede della Fondazione a Mamiano di Traversetolo presso Parma, ospita la collezione d’arte di Luigi Magnani, con opere di Monet, Renoir, Cézanne, Goya, Tiziano, Dürer, de Chirico, Rubens, Van Dyck, Filippo Lippi, Carpaccio, Burri, Tiepolo, Canova e la più significativa raccolta di lavori di Morandi. Immersa nella campagna parmense, la Villa conserva ancora oggi un fascino sontuoso e senza tempo con i suoi arredi di epoca neoclassica e impero, circondata da un grande Parco Romantico con piante esotiche, alberi monumentali e gli splendidi pavoni bianchi e colorati.