Novembre 21, 2024

IL FESTIVAL SEED METTE IN MOSTRA DI NOTTE L’UNICO AFFRESCO DEL PERUGINO CON L’ALLIEVO RAFFAELLO


In occasione dei cinquecento anni dalla morte del celebre pittore,
l’esclusiva visita guidata alla scoperta della Cappella di San Severo a Perugia.
L’arte al centro della manifestazione: dall’installazione sulla città linfatica alla mostra SpazioSacro fino alla visita guidata al bosco Eremo delle Carceri di San Francesco, eventi e iniziative
alla riscoperta del patrimonio culturale umbro.

Un rapporto basato sulla stima e sul rispetto, consolidato nel corso degli anni nonostante le differenze stilistiche e la distanza imposta da due percorsi artistici paralleli: quella tra Perugino e il suo allievo Raffaello è una storia tutta da visitare. Specialmente durante l’anno che celebra i 500 anni dalla morte del pittore più celebre di Perugia, Pietro Vannucci detto “Perugino”.

La prima edizione del Festival Seed, in programma dal 24 al 30 aprile 2023 a Perugia e Assisi, accende i riflettori sull’artista, grazie ad una visita guidata a Perugia che presso il luogo conserva l’unico esempio di affresco eseguito con certezza sia da Perugino che da Raffaello Sanzio, il quale in età giovanile ebbe modo di frequentare la bottega del Maestro umbro: la Trinità e Santi di San Severo.

L’esclusivo tour serale si terrà mercoledì 26 aprile alle 21.30 con 8 visite guidate a rotazione, anche in inglese, alle quali si potrà iscriversi tramite il sito seed360.org/come-partecipare/.

Il festival è organizzato dalla Fondazione Guglielmo Giordano e promosso dall’Istituto Nazionale di Architettura e dalla Fondazione Umbra per l’Architettura, con il sostegno della Regione Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugia, del Comune di Perugia e del Comune di Assisi. Seed è tra i progetti vincitori della seconda edizione del Festival Architettura, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si propone di ridare senso al termine sostenibilità, attraverso la forza e lacentralità del progetto.

Il tour è organizzato da Archimede Arte, leader nella digitalizzazione 3D dei beni artistici che, con le sue conoscenze e tecnologie vuole aiutare musei, enti pubblici, privati o religiosi, gallerie e collezionisti a promuovere l’arte e diffonderla attraverso luoghi non convenzionali. Tra i lavori più importanti in tal senso, si segnala la campagna di rilievo digitale del patrimonio immobiliare e artistico dei Musei Vaticani in corso dal 2014.

In occasione del festival, il tour sarà eccezionalmente aperto in orario serale, dalle 21.30 alle 23.30, mostrando l’unica parte superstite della chiesa antica, demolita nel Settecento e poi ricostruita in forme tardo-barocche. Durante la visita verranno illustrati e messi a confronto i differenti stili dei due artisti, le cui vicende hanno avuto punti fondamentali di contatto: Raffaello apprende molto da Perugino durante la permanenza umbra, acquisendo l’equilibrio e la grazia pittorica che gli permetteranno di farsi apprezzare nella Roma dei Papi, dove perfezionerà la propria tecnica rendendola unica. 

Raffaello, da sempre considerato l’allievo numero uno del Perugino, completò la sola parte superiore dell’affresco, perché costretto a partire per Roma. Per questo l’affresco rappresenta un raro caso in cui l’opera non nasce dal maestro e viene completata dall’allievo, ma il contrario. Si attese fino alla morte di Raffaello, nel 1520, per affidare l’opera al vecchio maestro Perugino, che completò la metà inferiore dell’affresco.

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Anniversario dei 500 anni dalla morte del Perugino, ma non solo. Il Festival Seed mette in mostra l’arte e il sapere, grazie a una serie di eventi alla riscoperta del patrimonio culturale e le bellezze paesaggistiche dell’Umbria.

Dal 24 al 28 aprile a Perugia sarà aperto al pubblico il “Material point”, un archivio fisico e digitale nato dalla collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e Material ConneXion, il più grande centro internazionale di consulenza su materiali innovativi e sostenibili, con sedi in Usa, Europa e Asia. Il Material Point ABAPG è l’unico nel centro Italia con 100 tabulae fisiche e più di 10.000 schede online di materiali di nuova generazione, che si prestano all’applicazione in diversi ambiti della progettazione: dall’architettura al design, dalla grafica alla moda. Negli stessi giorni, per tutti coloro che accederanno agli spazi dell’Accademia, sarà possibile visitare anche la installazione “Materioteca Urbana, le materie di una città”, realizzata dagli studenti del biennio specialistico in Brand Design coordinato da Marco Tortoioli Ricci, Elisabetta Furin e Maddalena Vantaggi: un lavoro in chiave etnografica di identificazione, mappatura e restituzione delle materie, tangibili e intangibili, di cui è costituita la città di Perugia.

La città linfatica è un’installazione che vuole far riflettere sul cambiamento climatico e i propri effetti sulla terra, attraverso i devastanti effetti climatici degli ultimi anni: inondazioni, siccità, surriscaldamento e precipitazioni fuori della norma. 

L’installazione, a cura di Radicity APS, vuole promuovere approcci adeguati alle istanze ambientali, sociali e culturali emergenti, mettendo a contatto paesaggisti, esperti del verde, sociologi, designer e sviluppatori con amministrazioni e cittadini. 

La città linfatica consiste in un tavolo su cui è rappresentata la città linfatica generata dall’intelligenza artificiale. Alcuni nodi della città sono evidenziati da Petri in vetro borosilicato che hanno lo scopo di comunicare graficamente la complessità degli elementi significanti della città. L’estetica rimanda, ad un banco di lavoro biomedico restituendo la fragilità e la complessità dell’organismo urbano. 

La mostra The Forest Knows, attraverso le fotografie di Nicoló Lanfranchi, ci offrirà uno sguardo privilegiato sulla vita degli Asháninka del villaggio di Apiwtxa, in Brasile, che rappresenta un esempio straordinario di futuro sostenibile.

La particolare storia del popolo Asháninka inizia quando Benki Piyãko, uno degli otto fratelli, sciamano e attivista ambientale ormai seguito ben oltre i limiti della foresta, portò avanti un’azione di rimboschimento dell’Amazzonia, piantando con le sue stesse mani milioni di alberi e lottando per preservare il territorio e la cultura degli Asháninka, coinvolgendo organizzazioni internazionali, star di Hollywood e semplici cittadini per sostenere questa missione. Il suo lavoro, insieme a quello dei suoi fratelli, ha permesso di trasformare terre un tempo devastate in una rigogliosa foresta di cibo, frutta e piante medicinali. Il villaggio di Apiwtxa ha così raggiunto la sicurezza alimentare e l’autonomia, e il suo popolo ha potuto mantenere un equilibrio tra il loro stile di vita, la loro cultura e la modernità. Grazie a questa esperienza, la comunità di Apiwtxa è diventata un esempio per tutte le popolazioni indigene, dimostrando che è possibile proteggere la natura e mantenere vive le proprie tradizioni. 

Assisi come luogo del sacro per eccellenza. Una video intervista a Paolo Portoghesi – a trent’anni dalla sua mostra “Architettura e spazio sacro nella modernità” realizzata per la Biennale di Architettura di Venezia – darà il via alla rassegna internazionale SpazioSacro. Oltre 30 incontri in presenza curati dalla Fondazione Umbra per l’Architettura che avranno luogo nel nuovissimo centro congressi del Sacro Convento di Assisi. Si parlerà di opere di architettura sacra costruita nel corso degli ultimi 25 anni nel bacino del Mediterraneo, con la voce degli stessi progettisti. I temi saranno declinati secondo tre direttrici: le nuove architetture, il recupero di quelle esistenti ed il focus sul tema del riuso nel sacro. 

In contemporanea sarà inaugurata una mostra di 28 opere, tra chiese moschee e sinagoghe, allestita a Palazzo del Monte Frumentario, con la curatela di Mario Pisani.

Tra le tante importanti voci protagoniste della rassegna SpazioSacro di Assisi si citano quelle di Mario Botta, Alfonso Femia, Joseph Grima, Gianluca Peluffo, Franco Purini, Guendalina Salimei.

A Perugia, come anticipazione di SpazioSacro, lo studio EMBT, con Benedetta Tagliabue, presenterà il progetto della chiesa di San Giacomo a Ferrara, da poco ultimata e frutto di un concorso internazionale bandito dalla CEI.

«Nell’ambito della settimana di Seed, SpazioSacro offrirà al pubblico, nei nuovissimi spazi del Sacro Convento di Assisi, una rassegna internazionale di Architettura sacra che porrà il focus sull’Architettura costruita negli ultimi venticinque anni nel bacino del Mediterraneo grazie alle voci e alle opere di trenta progettisti di fama internazionale. Sarà soprattutto l’occasione per esplorare il sentimento del sacro nella cultura del progetto all’alba del terzo Millennio», ha dichiarato Claudio Minciotti, direttore della Fondazione Umbra per l’Architettura.

Da segnalare anche la visita guidata al bosco Eremo delle Carceri, il luogo in cui San Francesco d’Assisi e i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare. Situato a Collestrada, a 4 chilometri da Assisi e a 791 metri di altitudine sulle pendici del monte Subasio, l’eremo delle Carceri sorge nei pressi di alcune grotte naturali, frequentate da eremiti già in età paleocristiana. Donato dal Comune di Assisi ai benedettini, questi ultimi lo cedettero poi a San Francesco per dedicarsi alla meditazione.  

L’eremo si trova in un bosco di alberi secolari circondato da grotte e da piccole cappelle dove i pellegrini si ritirano ancora oggi in contemplazione. La visita sarà guidata da Antonio Brunori, segretario generale dell’associazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) Italia, ente normatore per la gestione forestale, la tracciabilità e legalità delle filiere di origine forestale e arborea. Un luogo sacro e importante anche per la biodiversità e la struttura forestale, dove saranno illustrati i risultati delle attività boschive in mitigazione delle emissioni di CO2, progettate proprio dal PEFC.

Il programma definitivo del festival, con la possibilità di registrarsi agli eventi, è disponibile sul sito https://seed360.org/programma/

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